Come sbloccare la creatività

Il problema del blocco creativo
Creatività: termine che indica genericamente l’arte o la capacità cognitiva della mente di creare e inventare. (fonte wikipedia)
La creatività è spesso associata al talento artistico o alla musica. Difficilmente si associa questa capacità ad un manager o a un ingegnere, ad esempio. Ma la creatività è un bene che appartiene a tutti. Ogni persona, nel lavoro o nella vita, sviluppa e usa la propria creatività in tutti i suoi processi.
Il processo creativo è l’anima progettuale per un designer. E’ l’elemento principale che costituisce le fondamenta di un progetto. Spesso un designer si trova di fronte a quello che comunemente è chiamato blocco creativo. Il blocco creativo può essere causato da diversi fattori, puramente soggettivi (come ad esempio un singolo momento personale che il creativo sta vivendo) o più oggettivi, come ad esempio l’eccessive informazioni e gli input che bombardano tutti noi ogni giorno.
L’illimitata possibilità di scelta è uno dei fattori che può frenare la creatività. Avere carta bianca con la possibilità di utilizzare illimitati strumenti, non è un vantaggio.
ATTENZIONE: il blocco creativo può colpire chiunque a danno di qualsiasi professione voi facciate.
Il foglio bianco e il blocco creativo
Come accennato prima l’avere carta bianca è quasi sempre uno svantaggio: è come trovarsi davanti ad una montagna da scalare e avere a disposizione infiniti strumenti. Quali uso? Da dove comincio? Come faccio ad arrivare prima e con meno fatica?
La stessa cosa vale per un progetto, come ad esempio può essere la creazione di un logo. Se non si ha un brief da parte del cliente e non si hanno dei paletti in cui stare, le diverse possibilità e i numerosi strumenti a nostra disposizione rischiano di essere delle armi a doppio taglio. Passeremo infatti molto tempo a cercare di capire quale sia la strada migliore e, una volta presa, probabilmente la affronteremo con il pensiero assillante di non aver preso quella giusta.
Avere carta bianca inizialmente può sembrare un enorme vantaggio. Ma in un processo creativo non lo è.
Alcuni consigli per sbloccare la creatività
Ogni persona è diversa. Ognuno affronta i diversi ostacoli della vita lavorativa con un proprio metodo che via via perfeziona col tempo. Ma ci sono alcune regole che in linea di massima valgono e funzionano per tutti. Di seguito vi consiglio alcuni metodi su come poter sbloccare la vostra creatività che possono essere più o meno adatti alla vostra persona.

Osservate e prendete spunto
Partite sempre da ciò che esiste. Guardate e osservate i lavori fatti da altri e come hanno risolto il problema. Prendete i punti vincenti del loro lavoro e scartate quelli che secondo voi non lo sono. Imparate sempre da cosa fanno gli altri.

Ponetevi dei limiti
Quando avete davanti a voi la tanto temuta carta bianca la prima cosa da fare è mettere dei paletti. Ponetevi dei limiti, che siano strumentali o meglio ancora temporali. La maggior parte delle volte limitare il tempo fa scattare in noi una molla per la quale riusciamo a dare molto di più di quello che normalmente possiamo dare. A me piace definirlo spirito di sopravvivenza!

Fate una mappa concettuale
Scrivete tutte le vostre idee in maniera tale che siano sempre ben visibili. Create una vera e propria mappa concettuale del lavoro, rappresentate graficamente una rete di relazioni tra più concetti, a partire da quello di partenza. Vi suggerisco un ottimo strumento online, coggle.

Focus
Rimanete concentrati sull’obiettivo finale. Ma soprattutto scrivetelo! Su una lavagna o su un foglio sempre ben visibile al vostro sguardo con tanto di data di scadenza. Questo punto è molto importante perché mentalmente vi aiuterà a gestire meglio i tempi e le fasi del lavoro.

Silenzio e isolamento
Soprattutto nelle prime fasi creative è importante riflettere. State in silenzio nel vostro luogo creativo, cercate di evitare contaminazioni da parte di altre persone. Spegnete tutto ciò che è tecnologico e non vi serve (ad esempio il cellulare). Certe distrazioni non sono produttive.

Confronto
Nei vari step che andrete a raggiungere confrontatevi sempre con altre persone. Che siano del vostro team o meglio ancora degli esterni sottoponete il vostro lavoro a giudizio e critiche. Nuovi punti di vista danno vita a nuove idee.

Prendetevi delle pause
Durante la fase creativa e progettuale prendersi delle pause è molto importante. Nella vostra organizzazione temporale non rinunciate a questo punto. Staccate la mente quando possibile, uscite, allenatevi, fate una serata con gli amici o guardatevi un film. Sarete piacevolmente sorpresi quando vi rimetterete a lavoro perché avrete avuto quel distacco che può dare vita a nuove idee.

Immaginate la vostra idea nel tempo
Pensate a lungo termine e cercate di immaginare la vostra idea a distanza nel tempo. Può funzionare ancora tra due, dieci anni? La distanza mentale incrementa la vostra creatività.

Pensate come un genio
Cosa penserebbe un genio creativo o un visionario al vostro posto? Fatevi questa domanda. Per un attimo mettetevi nei panni di un grande talento del presente o del passato e provate a immaginare quale sarebbe stato il suo pensiero a proposito del lavoro che state per iniziare.
I fattori che bloccano e uccidono la creatività

La nostra società, veloce e dinamica, basata sulla competizione può uccidere la nostra creatività
La nostra creatività è come una pianta che ha bisogno di essere curata, alimentata e protetta da tutti gli elementi esterni che la possono uccidere. Navigando on line ho trovato questo articolo (che potete leggere qui) di Andrew e Gaia Grant, che illustra in maniera chiara e dettagliata quali sono i 7 più grandi fattori che possono colpire la nostra creatività.
1. Il controllo eccessivo
Il controllo eccessivo della situazione soffoca e reprime il pensiero creativo, impedendogli di manifestarsi liberamente. Si deve riconoscere questo limite e cominciare a farsi delle domande aperte.
2. Paura e ansia
La paura e l’ansia di sperimentare nuove idee che possano portare al fallimento. Solo accettando il fallimento si potrà eliminare questo punto.
3. Pressione
Il ritmo veloce della vita, la dipendenza dalla tecnologia e la velocità di comunicazione fanno crescere il male della pressione. In questo caso dovete imparare a riconoscere i vostri fattori di pressione esterni e trovare il giusto equilibrio per gestirli.
4. Il troppo isolamento
Come scritto sopra, isolarsi nella prima fase creativa può essere un vantaggio. Ma il troppo isolarsi può essere controproducente e dannoso. Meglio relazionarsi e confrontarsi con altri, in maniera tale da aprire maggiormente la vostra mente.
5. Apatia
Il non avere motivazioni o obiettivi avvelenano il processo creativo. La mancanza di fiducia e di passione per quello che si fa, porta ad un vero e proprio suicidio della creatività. Ritrovate le vostre passioni originarie e ripartite da quelle.
6. Mentalità chiusa
Rimanere intrappolati nei propri schemi senza provarne di nuovi porta a pensieri convergenti. Ma la creatività richiede pensieri divergenti. Apritevi e provate nuove strade, ascoltate e, se riuscite, pensate come penserebbe una persona già di successo.
7. Pessimismo
Killer inizialmente invisibile ma che col tempo si manifesta con azioni e comunicazioni negative. Ciò va a minare il processo creativo, vostro e del vostro team. Il pessimista tende ad incolpare se stesso per ogni fallimento. Cercate di guardare invece il bicchiere mezzo pieno: incorniciate ogni vostra esperienza negativa e guardatela da una prospettiva diversa.